Marco c6-v56
5 all’altra riva del mare 7 Si riunirono attorno a lui
- Partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
- Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?
- Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
- Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
- E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì.
- E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
- Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri.
- E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura;
- ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
- E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì.
- Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
- Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse,
- scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
- Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi».
- Altri invece dicevano: «È Elia». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti».
- Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».
- Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata.
- Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello».
- Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva,
- perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
- Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea.
- Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
- E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».
- Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
- E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
- Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
- E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione
- e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre.
- I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
- Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato.
- Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
- Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.
- Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
- Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
- Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi;
- congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare».
- Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?».
- Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».
- E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde.
- E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta.
- Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai
suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. - Tutti mangiarono a sazietà,
- e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci.
- Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
- E subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla.
- Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
- Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra.
- Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro, camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
- Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare,
- perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
- E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati,
- perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
- Compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
- Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe
- e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
- E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.