Marco c4-v41
3 Entrò di nuovo nella sinagoga 5 all’altra riva del mare
- Cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
- Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento:
- Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare.
- Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.
- Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo,
- ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
- Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto.
- Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».
- E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
- Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole.
- Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole,
- affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
- E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?
- Il seminatore semina la Parola.
- Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro.
- Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia,
- ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno.
- Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola,
- ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto.
- Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
- Diceva loro: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro?
- Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce.
- Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
- Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più.
- Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
- Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno;
- dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
- Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga;
- e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
- Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
- È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno;
- ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
- Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere.
- Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
- In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: «Passiamo all’altra riva».
- E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
- Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena.
- Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
- Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia.
- Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
- E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il
vento e il mare gli obbediscono?».