Marco c3-v35
2 Entrò di nuovo a Cafàrnao 4 Cominciò di nuovo
- Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata,
- e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
- Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!».
- Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano.
- E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
- E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo
morire. - Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea
- e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
- Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
- Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
- Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!».
- Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
- Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui.
- Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare
- con il potere di scacciare i demòni.
- Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro,
- poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè «figli del tuono»;
- e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo
- e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
- Entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
- Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
- Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
- Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana?
- Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi;
- se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi.
- Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
- Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
- In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno;
- ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
- Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
- Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
- Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
- Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
- Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
- Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».