Luca c14-v35
13-v35 In quello stesso tempo 15-v32 Si avvicinavano a lui tutti i
- Un sabato si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
- Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
- Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?».
- Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
- Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?».
- E non potevano rispondere nulla a queste parole.
- Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti:
- «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te,
- e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.
- Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
- Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
- Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
- Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi;
- e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
- Uno dei commensali, avendo udito questo, gli disse: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
- Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti.
- All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”.
- Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”.
- Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”.
- Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
- Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
- Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”.
- Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia
casa si riempia. - Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».
- Una folla numerosa andava con lui. Egli si voltò e disse loro:
- «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le
sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. - Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
- Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine?
- Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo,
- dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
- Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?
- Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
- Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
- Buona cosa è il sale, ma se anche il sale perde il sapore, con che cosa verrà salato?
- Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti».