Atti degli Apostoli c4-v37
3 Pietro e Giovanni salivano al tempio 5 Un uomo di nome Anania
- Stavano ancora parlando al popolo, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducei,
- irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti.
- Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera.
- Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i
cinquemila. - Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi,
- il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti.
- Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
- Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani,
- visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato,
- sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.
- Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo.
- In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
- Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù.
- Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare.
- Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro
- dicendo: «Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo.
- Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome».
- Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù.
- Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi.
- Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato».
- Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto.
- L’uomo infatti nel quale era avvenuto questo miracolo della guarigione aveva più di quarant’anni.
- Rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani.
- Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano,
- tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide:
Perché le nazioni si agitarono e i popoli tramarono cose vane? - Si sollevarono i re della terra e i prìncipi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo;
- davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d’Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato,
- per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse.
- E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola,
- stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù».
- Quand’ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.
- La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
- Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
- Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il
ricavato di ciò che era stato venduto - e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.
- Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa «figlio dell’esortazione», un levita originario di Cipro,
- padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.