Marco c2-v27
1 Inizio del vangelo di Gesù 3 Entrò di nuovo nella sinagoga
- Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa
- e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli
annunciava loro la Parola. - Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone.
- Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico.
- Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i
peccati». - Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro:
- «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?».
- E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste
cose nel vostro cuore? - Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”?
- Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra,
- dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
- Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e
lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». - Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro.
- Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
- Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.
- Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi
discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». - Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non
sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». - I discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da lui e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
- Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
- Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. 21Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.
- E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
- Avvenne che di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
- I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?».
- Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi
compagni ebbero fame? - Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
- E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
- Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».