Medjugorje

Luca c20-v46

19 Entrò nella città di Gerico     21 Alzàti gli occhi, vide i ricchi

  1. Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunciava il Vangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani
  2. e si rivolsero a lui dicendo: «Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato questa autorità».
  3. E Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una domanda. Ditemi:
  4. il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?».
  5. Allora essi ragionavano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché non gli avete creduto?”.
  6. Se invece diciamo: “Dagli uomini”, tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni sia un profeta».
  7. Risposero quindi di non saperlo.
  8. E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
  9. Poi prese a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, la diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano per molto tempo.
  10. Al momento opportuno, mandò un servo dai contadini perché gli dessero la sua parte del raccolto della vigna. Ma i contadini lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote.
  11. Mandò un altro servo, ma essi bastonarono anche questo, lo insultarono e lo mandarono via a mani
    vuote.
  12. Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono via.
  13. Disse allora il padrone della vigna: “Che cosa devo fare? Manderò mio figlio, l’amato, forse avranno rispetto per lui!”.
  14. Ma i contadini, appena lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: “Costui è l’erede. Uccidiamolo e così l’eredità sarà nostra!”.
  15. Lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?
  16. Verrà, farà morire quei contadini e darà la vigna ad altri». Udito questo, dissero: «Non sia mai!».
  17. Allora egli fissò lo sguardo su di loro e disse: «Che cosa significa dunque questa parola della Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo?
  18. Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e colui sul quale essa cadrà verrà stritolato».
  19. In quel momento gli scribi e i capi dei sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito infatti che quella parabola l’aveva detta per loro.
  20. Si misero a spiarlo e mandarono informatori, che si fingessero persone giuste, per coglierlo in fallo nel parlare e poi consegnarlo all’autorità e al potere del governatore.
  21. Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni qual è la via di Dio secondo verità.
  22. È lecito, o no, che noi paghiamo la tassa a Cesare?».
  23. Rendendosi conto della loro malizia, disse:
  24. «Mostratemi un denaro: di chi porta l’immagine e l’iscrizione?». Risposero: «Di Cesare».
  25. Ed egli disse: «Rendete dunque quello che è di Cesare a Cesare e quello che è di Dio a Dio».
  26. Così non riuscirono a coglierlo in fallo nelle sue parole di fronte al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.
  27. Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda:
  28. «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
  29. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
  30. Allora la prese il secondo
  31. e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli.
  32. Da ultimo morì anche la donna.
  33. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
  34. Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
  35. ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito:
  36. infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
  37. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il
    Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
  38. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
  39. Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
  40. E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
    Allora egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è figlio di Davide,
  41. se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra
  42. finché io ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi?
  43. Davide dunque lo chiama Signore; perciò, come può essere suo figlio?».
  44. Mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai suoi discepoli:
  45. «Guardatevi dagli scribi, che vogliono passeggiare in lunghe vesti e si compiacciono di essere salutati nelle piazze, di avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti;
  46. divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».