Giovanni c5-v47
4 Gesù venne a sapere che 6-v71 Dopo questi fatti, Gesù
- Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
- A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici,
- sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
- Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato.
- Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?».
- Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me».
- Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina».
- E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato.
- 0Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella».
- Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”».
- Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?».
- Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
- Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio».
- Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.
- Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
- Ma Gesù disse loro: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco».
- Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
- Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. .
- Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
- Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.
- Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio,
- perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
- In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
- In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
- Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso,
- e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo.
- 28Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce
- e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
- Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
- Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera.
- C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
- Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità.
- Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati.
- Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
- Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
- E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto,
- e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
- Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me.
- Ma voi non volete venire a me per avere vita.
- Io non ricevo gloria dagli uomini.
- Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio.
- Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste.
- E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
- Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.
- Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me.
- Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».