Luca c1-v80
2-v52 Anche Giuseppe, dalla Galilea
- Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi,
- come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola,
- così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo,
- in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
- Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta.
- Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.
- Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
- Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe,
- gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso.
- Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso.
- Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.
- Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore.
- Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni.
- Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita,
- perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre
- e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio.
- Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
- Zaccaria disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni».
- L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a
portarti questo lieto annuncio. - Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».
- Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio.
- Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
- Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa.
- Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva:
- «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli
uomini». - Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret,
- a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
- Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
- A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.
- L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
- Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
- Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
- e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
- Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
- Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
- Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile:
- nulla è impossibile a Dio».
- Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
- In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
- Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
- Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata
di Spirito Santo - ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
- A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
- Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.
- E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
- Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore
- e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
- perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
- Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome;
- di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
- Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
- ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
- ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
- Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
- come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
- Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
- Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
- I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
- Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria.
- Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
- Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
- Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
- Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.
- All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
- Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
- utti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
- Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
- «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo,
- e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo,
- come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
- salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano.
- Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza,
- del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci,
- liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore,
- in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
- E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
- per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati.
- Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
- per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
- Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.